La Seconda Guerra Mondiale fu il conflitto che tra il 1939 e il 1945 vide confrontarsi, da un lato, l'alleanza delle potenze nazifasciste (Germania, Italia e Giappone) e, dall'altro, la coalizione tra le potenze democratiche (Usa e Commonwealth) con l'Unione Sovietica. Il conflitto venne definito "mondiale" in quanto, così come era già accaduto per la Grande Guerra vent'anni prima, vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte degli Stati coinvolti.
Fu una guerra totale sotto diversi aspetti: geografico, perché appunto interessò tutti i continenti; economico, perché costrinse tutti i paesi coinvolti a uno sforzo produttivo senza precedenti; ideologico, perché combattuta per ideali radicalmente opposti; demografico, perché coinvolse la popolazione civile in pari misura delle forze militari.
Il conflitto ebbe inizio il 1° settembre 1939 con l'invasione tedesca della Polonia e la conseguente dichiarazione di guerra alla Germania da parte di Francia e Inghilterra, legate da un patto di alleanza militare alla Polonia; terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e, nel teatro asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero Giapponese a seguito dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto 1945).
Nel corso della guerra si consumò anche la tragedia della Shoah, ovvero la persecuzione e lo sterminio freddamente e razionalmente attuati dai nazisti nei confronti del popolo ebraico (circa 6 milioni di vittime). Al termine del conflitto si instaurò un nuovo ordine mondiale, fondato sulla contrapposizione, nota come "guerra fredda", tra Stati Uniti ed Unione Sovietica; mentre l'Europa, ridotta ad un cumulo di macerie, proseguendo l'involuzione iniziata con il primo conflitto mondiale, perse definitivamente la propria egemonia sul pianeta.Bibliografia e approfondimenti: