Mario Candelari, Internato Militare Italiano deportato in Germania, spiega in che modo riusciva a comunicare con la famiglia nel periodo in cui fu rinchiuso nello Stalag VII A di Moosburg an der Isar, in Baviera.
I prigionieri avevano a disposizione due lettere e quattro cartoline al mese, ma solo sugli appositi moduli prestamapati dal campo. Ogni lettera e cartolina aveva un modulo identico a quello utilizzato dal prigioniero, che doveva essere staccato e utilizzato per risposta dal destinatario.
La corrispondenza dal campo doveva passare al vaglio della censura, sia quella nazista in Germania che quella fascista in Italia.
La datazione del video fa riferimento al periodo di internamento in Germania di Mario Candelari.