Roberto Tiberi, ex prigioniero di guerra degli Inglesi, ricorda i primi mesi di prigionia vissuti nel Campo 309 di El Qassasin, in Egitto, e racconta l’avventura della sua prima fuga, purtroppo non riuscita.
Scrive nella sua autobiografia Un ragazzo del ’21 (Memori, Roma): “Ci portarono poi al Campo 309 di El Qassasin che era fornito anche di un ospedale e qui rimanemmo per alcuni mesi. Ricordo il 309 per la fame che vi soffrimmo, per l’implacabile sole cocente che arroventava la sabbia e per il gran numero di falchi che volteggiavano in cielo. […]
Era una vita monotona e priva d’ogni possibilità d’interessi. Sveglia presto, caffellatte e la conta: rituale che abbiamo dovuto subire ogni giorno e che puntualmente ti ricordava che eri, ormai, soltanto il prigioniero numero 177150.”
La datazione del video fa riferimento al periodo di prigionia che Roberto Tiberi ha vissuto nel Campo 309 in Egitto.