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Vanda Bianchi, la staffetta partigiana “Sonia” della Brigata Garibaldi “Ugo Muccini” in Val di Magra, ricorda il padre antifascista e le difficoltà della vita familiare dovute alle discriminazioni e alle violenze subite dalla famiglia durante il regime mussoliniano.
Per tutte le compagne di scuola Vanda era la figlia del sovversivo: una parola di cui non conosceva il significato e che, per questo, da bambina la spaventava.
La Seconda Guerra Mondiale, e poi la Resistenza, furono accolte dal padre come l’inizio di quella lunga e dura lotta che avrebbe condotto alla Liberazione. Anche per questo il padre di Vanda era ben felice di vedere sua figlia impegnata nell’aiutare e sostenere i partigiani.
La datazione del video fa riferimento agli anni della Resistenza in Italia
L’intervista alla sig.ra Vanda Bianchi è stata registrata presso il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (MS) il 28 maggio 2013