Fotografia di un gruppo del 2° Reggimento Artiglieria “Celere”, del quale faceva parte il caporale lucchese Raffaele Cei, durante la traversata sulla nave “Marco Polo” da Napoli a Tripoli, in Libia.
Il personale e il materiale del Reggimento Artiglieria “Celere – Emanuele Filiberto Testa di Ferro” fu imbarcato, in convogli distinti, l’11 gennaio 1941. Il personale arrivò il 14 gennaio e fu inviato a Cascina Fatma in attesa che giungesse il materiale.
Scrive Raffaello Cei nella sua autobiografia Diciassette (2008): “Ci imbarcammo a Napoli in attesa del momento propizio per salpare. I sottomarini inglesi minacciavano di continuo le nostre navi e già una volta, nel canale di Sicilia, eravamo stati costretti a fare dietrofront.
Facemmo tutta la navigazione verso la Libia indossando il salvagente, attaccati a un pontone che, alla peggio, era pronto per essere gettato in mare. Come Dio volle però arrivammo a Tripoli, sani e salvi il 16 gennaio.”
Il 2° Reggimento Artiglieria “Celere – Principe Emanuele Filiberto Testa di Ferro” giunse a Tripoli il 14 gennaio 1941 con due gruppi motorizzati e prese parte alla campagna italiana in Africa Settentrionale.
Dopo un anno di combattimenti e 59 giorni di assedio, fu sopraffatto dalle truppe inglesi, sciogliendosi di fatto il 17 gennaio 1942, in seguito agli avvenimenti di guerra.
I soldati italiani furono catturati dall’VIII Armata britannica e smistati nei campi di prigionia dislocati in Africa (Kenya, Sudafrica, …).