Dalle memorie di Secondo Gatti, giovane soldato italiano prigioniero dei Tedeschi dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943 e rimpatriato in Italia nel maggio del 1945:
“8 Maggio 1945. Erano le 10:00, i tedeschi ci radunarono, consegnammo i cavalli e tutto quello che avevamo, ci dissero che la guerra per noi era finita, e che alle 14:00 saremmo stati liberi. Ogni 4 italiani lasciavano un permesso, perché se qualcuno ci avesse fermato saremmo stati in regola. Da qui iniziò la marcia verso la nostra Italia. La sera del 9 maggio verso le 21:00 arrivammo a Tarvisio, dopo una giornata e mezza di cammino, ora eravamo in Italia. Dopo un po’ vedemmo una colonna motorizzata che si avvicinava, erano gli americani che ci offrirono delle tavolette di cioccolato e ci dissero di fermarci lì perché camminare di notte era pericoloso. Riposammo in una caserma vuota sopra la collina. All’alba riprendemmo il viaggio, la giornata era bella piena di sole, ma la gioia più grande era quella di non trovarsi più in pericolo. Nessuno può immaginare quello che sentivamo dentro di noi. […] Impiegammo due giorni per arrivare a Udine, era l’11 maggio, lungo i marciapiedi dormivano file e file di italiani che erano in attesa di un lasciapassare da presentare al proprio Distretto (militare, n.d.r.). Verso le 10:00 anche noi eravamo in possesso del lasciapassare, e riprendemmo a camminare.”
La datazione del video fa riferimento ai fatti raccontati.