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Elsa Pelizzari ricorda gli anni di terrore a seguito del colpo di Salò e le persecuzioni svolte nel suo paesino a Gazzane, anche in casa sua quando suo fratello non si era presentato.
Quattro fascisti si sono presentati a casa sua e dopo avere perquisito tutta la casa stavano per scendere nel pollaio, dove in una scatola di latta tenevano nascosta una Olivetti 22, una macchina da scrivere per ripetere i messaggi che davano da Brescia e portarli alle tre formazioni. Lanciando un po di granoturco per terra le galline hanno cominciato a starnazzare e loro, non volendosi sporcare le divise nere, hanno deciso di tornare indietro.
L’intervista alla sig.ra Elsa Pelizzari è stata registrata nella sua abitazione di Roè Volciano (BS) nel febbraio 2016