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Piero Guelfi, il partigiano “Danilo” della Brigata Garibaldi “Ugo Muccini”, racconta come il suo gruppo riuscì a sfuggire al rastrellamento nazifascista del 29 novembre 1944 grazie all’aiuto della popolazione locale.
I partigiani, infatti, avevano predisposto un piano di emergenza che prevedeva che i civili mettessero alle finestre delle loro case dei panni bianchi come segnale di pericolo in paese.
Il rastrellamento del 29 novembre 1944 colpì l’area occupata dalla Brigata Garibaldi “Ugo Muccini” sulle colline alle spalle di Sarzana (SP). Nonostante avesse opposto un’aspra resistenza, la formazione partigiana fu alla fine costretta ad abbandonare la zona e ad attraversare la linea del fronte all’altezza delle Alpi Apuane. Solo un piccolo gruppo di partigiani rimase nella zona e riformò nei mesi successivi una nuova Brigata “Muccini” sotto il comando di Flavio Bertone “Walter”.
La datazione del video fa riferimento ai fatti raccontati
L’intervista al sig. Piero Guelfi è stata registrata presso il Mueso Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (MS) il 28 maggio 2013