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Vilma Braini racconta il suo secondo arresto tra la fine dell’anno del 1944 e i primi di gennaio del 1945, quando è stata fermata di ritorno da delle commissioni per i partigiani.
E’ stata portata poi in una cantina per tre giorni, senza cibo e ne acqua, e con un vaso per i bisogni, ogni giorno aveva la visita della madre superiora che le porgeva zuccherino e caramelle di nascosto.
Il giorno che è andata all’interrogatorio il cane delle SS tedesche le è andato in contro e ha cominciato ad accarezzarla con il muso, a quel punto il soldato ha incominciato ad urlare e lei è stata rimandata in carcere.
L’intervista alla sig.ra Vilma Braini è stata registrata nella sua abitazione di Gorizia il 7 luglio 2016