Politica di eliminazione degli ebrei dall'Europa perseguita da Adolf Hitler e dal Nazismo. Il termine si riferisce ai piani di annientamento definitivo della razza ebraica proposti da Adolf Eichmann per conto delle SS tedesche e approvati nel gennaio del '42 durante la Conferenza di Wannsee.
La Shoah (sterminio) degli ebrei conta dai 5 ai 6 milioni di vittime, dal 1935 (Leggi di Norimberga) al 1945.Alla "soluzione finale" (così i nazisti chiamarono l'operazione di sterminio) si arrivò attraverso un processo di progressiva emarginazione degli Ebrei dalla società tedesca: dapprima, le Leggi di Norimberga nel 1935 e le conseguenti discriminazioni economiche e giuridiche che intendevano rendere difficile la vita sociale agli ebrei tedeschi e così indurli ad emigrare; in seguito, la fase di "ghettizzazione", ovvero la concentrazione forzata in appositi quartieri della città (il principale ghetto europeo, per estensione e numero di abitanti, fu quello di Varsavia); poi, lo sterminio di massa mediante fucilazione, procedimento attuato tramite speciali gruppi di intervento; infine, la deportazione nei campi di concentramento e di stermino, costruiti soprattutto nell'Europa orientale.
Non è dato sapere se e quando Hitler diede un preciso ordine in proposito; è plausibile ritenere che egli comunque abbia approvato i piani elaborati da Adolf Eichmann per conto delle SS e la decisione, presa dai vertici nazisti nella Conferenza di Wannsee (20 gennaio 1942), di porre fine alla questione ebraica in maniera definitiva.
A partire dall'estate 1942 iniziarono a funzionare i campi di sterminio, in cui gli ebrei deportati da tutta Europa venivano sistematicamente annientati per mezzo del gas. I campi di sterminio erano anche luoghi di torture, di esperimenti pseudo-scientifici su cavie umane, di lavori sfiancanti e selezioni quotidiane.
Si calcola che la "soluzione finale", che gli ebrei chiamarono Shoah (sterminio), abbia provocato la morte di 5-6 milioni di ebrei.
Al termine del secondo conflitto mondiale furono celebrati numerosi procedimenti giudiziari, i cui atti vanno considerati come fonti essenziali per ricostruire la criminale politica nazista. Tra i più importanti va ricordato il processo contro Adolf Eichmann a Gerusalemme nel 1961.
Vittime dello sterminio, oltre agli ebrei, furono anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova e oppositori politici.
Bibliografia e approfondimenti:
Nei campi di concentramento e di sterminio donne e uomini affrontarono minacce e difficoltà per alcuni versi simili, per altri differenti.
Penalizzate nella selezione per le camere a gas già all’arrivo nei campi, oggetto di stupri ed esperimenti medici, le donne furono maggiormente colpite, anche perché le possibilità di sopravvivenza – nella misura in cui esistevano – erano per lo più legate alle capacità lavorative.
Di fatto, la soluzione finale si realizzò – almeno ad Auschwitz – come uno sterminio di anziani, donne e bambini.
Bibliografia e approfondimenti:
Soluzione finale – Per saperne di più…Approfondimenti al femminile