Dall’autobiografia di Gianpietro Carboni, La fontana del borgo. Radici, profili e percorsi di un tortianese, Tipolito Bolondi, San Polo d’Enza (RE) 1999:
“Profondo è rimasto il legame con il mio paese natale, Tortiano, un piccolo villaggio con poche case ma grande realtà ricca di sentimenti, umanità, amicizia e generosità, prerogative che ancora oggi lo caratterizzano positivamente. […]
Ho vissuto nel “borgo” dalla nascita fino alla piena maturità, condividendo la povertà dell’immediato dopoguerra con tanti miei paesani e coetanei cresciuti e temprati dalle difficoltà, che non sempre consentivano di mangiare il pane quotidiano, quello nero dei poveri non quello bianco che era privilegio di pochi benestanti, alcuni dei quali talmente gretti da non farlo assaggiare a chi lo desiderava come una chimera.
La mia prima infanzia è trascorsa fra gli orrori della guerra ed i pericoli della lotta partigiana al nazifascismo, di cui molti tortianesi sono stati protagonisti; pericoli spesso incombenti considerato che il “parco del marchese” era sede di un distaccamento tedesco …. .”
La datazione del video fa riferimento al periodo della Seconda Guerra Mondiale in Italia.