Raffaello Cei, ex prigioniero di guerra degli Inglesi, racconta le operazioni militari in Nord Africa nella seconda metà del 1941:
Scrive Raffaello nella sua autobiografia Diciassette (2008): “Dopo la battaglia (vedi Operazione Brevity, n.d.r.) lasciammo la Ridotta Capuzzo attraverso il confine egiziano.
Giungemmo a Sollum Alto da cui si vedeva la pianura circondata dai ciglioni che digradavano quasi fin sulla spiaggia. Al centro dei ciglioni spiccava la fortificazione di Passo Halfaya. […] … le artiglierie inglesi erano sempre appostate, pronte a sorprendere ogni nostro mezzo che risalisse verso il Passo. I proiettili talvolta ci sfioravano i capelli.
Ma anche quella specie di tranquillità finì verso il 15 di novembre del 1941. Le ostilità ripresero infatti in pieno. Però stavolta non venimmo affrontati come in fondo tutti ci aspettavamo. Gli inglesi preferirono aggirare l’ostacolo. Giocarono bene le loro carte. Infatti rimanemmo accerchiati.
[…] Cominciarono a cannoneggiarci anche da Sollum Alto. Venne diffuso l’ordine di resistere ancora un quarto d’ora. Ma a dispetto delle parole, rimanemmo in quella posizione ben 59 giorni. I Tedeschi erano 3.000, noi italiani in 3.500.”
La datazione del video fa riferimento al periodo in cui avvennero i fatti qui raccontati
L’intervista al sig. Raffaello Cei è stata registrata presso la sua abitazione a Lucca (LU) il 28 marzo 2013