Dalle memorie di Secondo Gatti, giovane soldato italiano prigioniero dei Tedeschi dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943 e rimpatriato in Italia nel maggio del 1945:
“Era il 16 maggio 1945 e ancora non credevo che stavo tornando a casa dopo tanta sofferenze e tanti km a piedi. Non ci credevo neanche io ma rivedendo tante persone del mio paese mi dissi che era proprio finita. È difficile descrivere quello che sentivo e provavo, in quel momento la gioia era tanta, ricordo questo giorno come il più bello della mia vita. Proseguendo sull’ultimo tratto di strada verso casa vidi una donna, era la mia mamma che mi veniva incontro. A quella vista il mio cuore scoppiò di gioia, la raggiunsi di corsa e mi gettai tra le braccia sue e di papà. Dopodiché non sentivo più la fame, il bisogno di cambiarmi, perché in quel momento mi ero rivestito di gioia. A questo punto chiesi di mio fratello Primo (fratello gemello, sul fronte albanese, nd.r.) di cui non avevo notizie dall’8 settembre 1943. Per lui il ritorno è stato più lungo: tornò dalla prigionia il 27 novembre del 1946 dalla Jugoslavia.”
La datazone del video fa riferimento ai fatti raccontati.