Silvio Camangi, partigiano “Giuliano” di Parma, racconta la sua esperienza di prigionia nel campo di concentramento di Bolzano, gestito dalle SS tedesche.
Il campo era suddiviso in blocchi contrassegnati da una lettera: nel blocco A erano i lavoratori fissi, trattati leggermente meglio degli altri prigionieri perché necessari al funzionamento del campo; nei blocchi D ed E erano rinchiusi i prigionieri politici considerati più pericolosi, separati dagli altri deportati; nel blocco F donne e bambini. I deportati ebrei di sesso maschile venivano invece internati nel blocco L.
Silvio era alloggiato nel blocco E, insieme ai prigionieri destinati alla deportazione a Mathausen. Una notte, dopo che tutti furono caricati sul treno per il trasferimento in Austria, un bombardamento alleato sulla linea ferroviaria del Brennero bloccò la partenza e, in questo modo, salvò loro la vita.
La datazione del video fa riferimento al periodo trascorso da Silvio Camangi nel campo di concentramento di Bolzano.