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Franca Polacco, ebrea di Venezia, spiega le ragioni per le quali nell’ottobre 1943 il padre prese la decisione di fuggire da Venezia con tutta la famiglia.
Con l’occupazione tedesca dell’Italia a seguito dell’Armistizio dell’8 settembre 1943, infatti, i nazisti stavano facendo sentire la loro presenza, a partire da Roma. Echi del grande rastrellamento del ghetto ebraico romano erano giunti fin nell’Italia settentrionale.
Scrive Franca nella biografia della sua famiglia: “…per il suo lavoro, mio papà andava tutti i giorni nelle Borse d’affari in città diverse: lunedì a Verona, martedì a Padova, mercoledì a Milano, giovedì a Treviso e venerdì a Bologna. Una di queste mattine, arrivato credo a Verona, ha trovato un grande subbuglio alla stazione ferroviaria. Dicevano che, in un binario morto, c’erano dei carri bestiame con persone che gridavano e dicevano di essere ebrei e chiedevano aiuto. Papà ha capito subito, è ritornato immediatamente a casa e con la mamma ha deciso che bisognava purtroppo scappare, e subito.”
La datazione del video fa riferimento al periodo in cui avvennero i fatti qui raccontati
L’intervista alla sig.ra Franca Polacco è stata registrata nel suo appartamento a Venezia il 23 ottobre 2013