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Laura Camarda racconta dei due fratelli che ha avuto in guerra, uno nella marina e uno nell’aviazione.
Quello nell’aviazione, Quirino Camarda, era paracadutista e aveva il compito di scendere dall’aereo con una borsa piena di bombe che doveva lanciare nel campo nemico. Una volta ha tolto la sicura troppo presto e una bomba gli è esplosa in mano, mutilandogli la mano, racconta poi la fortuna avuta nel ritorno a casa, scampando alla morte per due volte.