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Elsa Pelizzari racconta la sua prigionia e la sua fuga grazie a un soldato della Wehrmacht.
Ricorda una sera quando arriva a Tormini (BS) l’autocolonna tedesca che stava preparando la ritirata e per evitare lo scontro, essendo in pochi i partigiani rimasti, propongono un lasciapassare per il Brennero nel caso si fossero arresi.
Si propone volontaria per andare a portarlo lei quindi, fingendo di essere stata costretta, si dirige verso Tormini dai soldati delle SS. Tenuta in ostaggio e interrogata per le successive 7 ore, è stata poi carica su un camion della Wehrmacht e scambiando due parole con il soldato è riuscita a creare qualcosa di umano, cosi l’ha aiutata nella sua fuga.
Ricorda ancora i maltrattamenti subiti dai soldati delle SS mentre invece la “bontà” di quelli della Wehrmacht.
L’intervista alla sig.ra Elsa Pelizzari è stata registrata nella sua abitazione di Roè Volciano (BS) nel febbraio 2016