Raffaello Cei parla della sua prigionia in Africa durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale: catturato dagli Inglesi nel gennaio 1942, trascorre cinque anni nel campo di transito di Pietermaritzburg, in Sudafrica, dove viene impiegato nella mensa.
Ricorda Raffaello nella sua autobiografia Diciassette (2008): “Nella mensa ormai ero responsabile di ogni cosa. Al mattino il capitano Shearing firmava in bianco i vari ordini di acquisto e io, con un camion guidato da un autista di colore, andavo in città per gli approvvigionamenti sia per il bar che per gli extra della cucina. Dal macellaio, dal grossista delle sigarette, dalla birreria e al supermercato Ross & co.”
La datazione del video fa riferimento agli anni in cui Raffaello Cei ha vissuto e lavorato nella campo di transito di Pietermaritzburg, in Sudafrica
L’intervista al sig. Raffaello Cei è stata registrata presso la sua abitazione a Lucca (LU) il 28 marzo 2013