Roberto Tiberi, ex prigioniero di guerra degli Inglesi in Sudafrica, ricorda il periodo trascorso nel campo di Zonderwater: dal ricovero in ospedale per la pleurite fino al lavoro di assistente presso il reparto neuro-psichiatrico.
Il “Sergente dei matti”, questo il nome con il quale divenne noto, non si occupava direttamente dei pazienti, ma piuttosto delle commissioni con il mondo esterno, ovvero degli acquisti di vari generi di consumo e di conforto presso la cittadina di Krugersdorp, dove il reparto psichiatrico era stato trasferito dopo che il numero dei ricoverati era fortemente aumentato.
È grazie a questo lavoro che Roberto si rese conto di un particolare molto importante, come ha scritto nella sua autobiografia Un ragazzo del ’21 (Memori, Roma): “… Andando, ogni mercoledì, nella cittadina di Krugersdorp, m’impratichii del mondo esterno, conobbi molta gente e capii che se fossi scappato dal campo non mi sarebbe stato difficile vivere, senza essere scoperto, in una città grande come Pretoria o Johannesburg.”
La datazione del video fa riferimento al periodo in cui Roberto Tiberi, prigioniero degli Inglesi in Sudafrica, è stato nel campo di Zonderwater, prima di fuggire nel dicembre 1943.