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Edith Bruck racconta la differenza di vita tra uomini e donne deportati nei campi di concentramento, e che i primi essendo sempre stati accuditi da mogli e madri erano meno capaci di sopravvivere.
Gli uomini sono stati quelli uccisi per la maggioranza e si trovavano i corpi morti sparsi per il campo, ricorda alcuni dei lavori svolti, in particolar quello nella cucina del castello dove pelava patate, rape ecc. così facendo riusciva anche a rubare qualche buccia.