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Testimonianze, documenti, immagini di un'Italia in trasformazione (1922-1945)
Sono presenti 1178 fonti
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Cassa Padana BCC

Cassa Padana è una banca di credito cooperativo con sede a Leno in provincia di Brescia.
Opera nel cuore della pianura padana a cavallo di tre regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna) e in 13 province (Brescia, Bergamo, Bologna, Cremona, Ferrara, Mantova, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rovigo, Trento, Verona). Ha 65 filiali e circa 12mila soci.

La storia di Cassa Padana è pluricentenaria e da sempre si fonda sui valori della cooperazione e sull’ispirazione alla dottrina sociale della chiesa.
Cassa Padana è convinta che la cooperazione sia in grado di svolgere un ruolo importante sia per fornire risposte efficaci ai bisogni sia per rispondere alle sollecitazioni provenienti dalla comunità locale. La Bcc può contare su un assetto patrimoniale ottimale e su un’esperienza ad affrontare a 360 gradi le sollecitazioni che il territorio le propone. Numerosi sono i progetti realizzati a livello locale, nazionale e internazionale.

 

Consorzio Cooperativo Finanziario per lo sviluppoConsorzio Cooperativo Finanziario e di Sviluppo

Il Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo è una delle più importanti strutture di intermediazione finanziaria cooperativa operante sull’intero territorio nazionale. Dal 2001 il Consorzio si è sempre più specializzato nella più ampia area dei servizi finanziari ampliando qualitativamente e quantitativamente la propria attività e proponendosi come interlocutore sia dei grandi complessi nazionali, sia delle forme cooperative più diffuse e storicamente radicate nei settori della produzione-lavoro, dei servizi, dell’agricoltura e della distribuzione, così come della rete di imprese partecipate o controllate dalle cooperative.

La storia di CCFS affonda le proprie radici nella tradizione del nucleo più antico e glorioso della cooperazione reggiana e nazionale. Il Consorzio Cooperativo per le Ferrovie Reggiane (precedente denominazione sociale di CCFS) nacque infatti il 16 ottobre 1904 con lo scopo di costruire le infrastrutture ed esercitare in forma cooperativa i trasporti su ferrovia nell’ambito della provincia di Reggio Emilia: un’esperienza che non ha avuto eguali nella storia. Il primo appalto riguardò la costruzione e l’esercizio della ferrovia Reggio-Ciano, con diramazione Barco-Montecchio; una piccola tratta locale ancora attiva ai nostri giorni. Grazie a quei lavori fu possibile la nascita ed il consolidamento di numerose iniziative cooperative abbinate alla costruzione della ferrovia.

L’evoluzione della ragione sociale in C.C.F.S, Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo, è frutto di un lungo percorso strategico iniziato nel 1975, quando l’allora C.C.F.R cessò l’attività nel settore dei trasporti e, per valorizzare il patrimonio nel frattempo accumulato, rivolse la propria attività alla promozione ed al sostegno della cooperazione.
Il nuovo statuto, adottato nel 1976, enunciava i seguenti fini: “… promuovere, collaborare, partecipare allo sviluppo ed al consolidamento del movimento cooperativo e mutualistico, favorendo la costituzione di nuove cooperative e l’affermarsi delle attività aziendali delle cooperative associate…”.

Vicino alle istanze identitarie del territorio di provenienza, per vocazione e scelta culturale CCFS segue e sostiene l’attività dell’Istituto Cervi da diversi anni, ed è diventato socio dell’Istituto nel settembre 2007. Ne ha accompagnato i progressi e il progressivo consolidamento come realtà nazionale di rilievo nella promozione dei valori democratici, propri anche della cooperazione. CCFS ha scommesso fin dall’inizio sul progetto memorieincammino, sostenendo in modo decisivo le risorse umane necessarie a mettere in piedi una vera e propria redazione operativa. Continua il proprio sostegno all’Istituto Cervi anche in altre forme.

 

Assemblea Legislativa Regione Emilia RomagnaAssemblea legislativa della Regione Emilia Romagna

L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna è l’organo regionale composto dai Consiglieri eletti a suffragio universale da tutti i cittadini maggiorenni residenti sul territorio della Regione. Come indicata dalla Costituzione italiana, all’Assemblea Legislativa regionale spetta la potestà legislativa, cioè essa approva le leggi riguardanti materie e temi che incidono sulla vita quotidiana dei cittadini della Regione (es. assistenza sociale, commercio, turismo, agricoltura, polizia locale, formazione professionale ecc.).

Inoltre, essa determina gli indirizzi della programmazione generale, approvando i piani e i programmi generali della Regione.
L’Assemblea esercita altresì il controllo sull’attività della Giunta e sull’attuazione delle leggi e promuove la valutazione degli effetti delle politiche regionali.

L’Assemblea Legislativa, nell’esercizio delle proprie funzioni, gode di autonomia funzionale, organizzativa, finanziaria e contabile, e la sua attività è disciplinata, per ciò che riguarda l’organizzazione interna, l’amministrazione, la contabilità e il personale, da Regolamenti interni che devono comunque essere in armonia con la legislazione vigente.
In quanto regione “ad alta densità di memorie”, l’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna è sempre stata attenta sostenitrice delle azioni culturali in merito al consolidamento dell’identità storica, mettendo al centro delle proprie politiche culturali spesso il sostegno ai luoghi di memoria, ai progetti che valorizzassero il patrimonio storico-democratico legato alla Resistenza.

L’assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna è socio dell’Istituto Alcide Cervi dal 1995, una collaborazione strategica e di grande profilo istituzionale per l’ente di Casa Cervi, che fin da subito ha stabilito solidi rapporti culturali con la regione. Da sempre a fianco delle attività sulla memoria e sul paesaggio, l’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna sostiene il progetto memorieincammino.it per la rilevanza civile e l’innovazione culturale che rappresenta, scommettendo sulla possibilità di estendere la piattaforma a tutti i territori della regione, oltre i confini della base sociale dell’Istituto. Partecipa con un significativo contributo allo sviluppo delle attività in questo senso.

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