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Alcune delle lettere e cartoline scritte e ricevute da Mario Candelari, Internato Militare Italiano deportato in Germania dopo l’Armistizio Italiano dell’8 settembre 1943. La corrispondenza qui riprodotta fa riferimento al periodo di prigionia compreso tra novembre 1943 e dicembre 1944.
Mario Candelari fu registrato nello Stalag VII A di Moosburg an der Isar, in Baviera, ed assegnato al comando di lavoro 3458 (Kgf. Arb. Kdo 3458) presso la città di Monaco. La sua famiglia di origine era residente a Langhirano, in provincia di Parma.
Le lettere e le cartoline spedite dal campo di internamento erano pressoché identiche nel contenuto: Mario dava spiegazioni per l’invio della corrispondenza e dei pacchi, rassicurava i genitori sulle proprie condizioni di salute, chiedeva aiuti alimentari, domandava e riceveva informazioni su parenti ed amici.
Tutta la corrispondenza da e per gli internati era sottoposta al vaglio della censura, come dimostrato dai timbri di verifica. Nel caso di Mario una lettera scritta dal padre e inviata nel settembre 1944 fu censurata: una riga fu coperta da inchiostro nero affinché il destinatario non riuscisse a leggere ciò che era stato scritto.