Denominazione attribuita alle forze armate tedesche con le leggi di marzo e maggio 1935 che ripristinarono il servizio militare obbligatorio in Germania.
Istituito come "forza di difesa" su 36 divisioni e tre corpi d'armata (400.000 uomini), questo esercito nazista fu presto rafforzato, divenendo un'efficientissima macchina da guerra che tra il 1938 e il 1943 riuscì ad occupare quasi tutta l'Europa continentale.
Tra il 1939 e il 1942, inoltre, ufficiali e soldati si resero complici della durissima repressione condotta contro le popolazioni slave e delle misure genocide nei confronti degli ebrei attuate in particolare nel corso dell'occupazione della Polonia e di vasti territori dei Balcani e dell'Unione Sovietica.
Nei primi anni del secondo conflitto mondiale, i reparti della Wehrmacht furono impiegati nelle principali campagne di guerra: l'invasione della Polonia il 1° settembre 1939, che decretò l'inizio delle ostilità; la campagna di Francia; l'invasione della Jugoslavia e della Grecia; la campagna del Nord Africa, dove furono impegnate le forze tedesche del Deutsches Afrikakorps (DAK); l'Operazione Barbarossa, ovvero l'invasione della Russia.
Nella seconda metà del 1942 la Wehrmacht subì le prime sconfitte e nel corso dell'anno successivo iniziò ad assumere un ruolo difensivo sui vari teatri di guerra.
A partire dal 1943, inoltre, un numero sempre più consistente di ufficiali decise di unirsi ai nuclei antinazisti che operavano all'interno delle forze armate e che erano determinati a passare all'azione eliminando Hitler e prendendo il controllo del paese attraverso un colpo di stato che neutralizzasse gli apparati del NSDAP (Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi) e delle SS. Il fallimento dell'attentato del 20 luglio 1944 determinò invece un rafforzamento del controllo delle SS sulla Wehrmacht, nonché una dura repressione contro gli ufficiali coinvolti nella congiura. Da quel momento la Wehrmacht si avviò alla catastrofe finale, che la travolse contemporaneamente al Reich nazista tra aprile e maggio 1945.
Bibliografia e approfondimenti: