Le
Brigate d'assalto Garibaldi furono formazioni di combattenti partigiani tra le più numerose e importanti durante la Resistenza italiana.
Nate nel nord Italia e promosse dal Partito Comunista, tali raggruppamenti potevano talvolta includere anche gruppi formatisi autonomamente e desiderosi di far parte di una rete organizzativa più ampia.
I militanti di queste brigate non furono destinati soltanto all'azione militare: buona parte di essi si occupò del lavoro cospirativo per l'organizzazione e la lotta operaia nelle fabbriche, per l'agitazione contadina (soprattutto in alcune zone), per la penetrazione nelle scuole superiori e nelle Università, per assicurare l'afflusso di volontari nelle brigate.
Associati alle
Brigate Garibaldi erano i
Gruppi di Azione Patriottica (GAP), che operano nelle città con azioni di sabotaggio e attentati contro i nazifascisti, e le
Squadre di Azione Patriottica (SAP), operanti nelle zone extra-cittadine.
Bibliografia e approfondimenti:
- Roberto Battaglia, Storia della Resistenza italiana. 8 settembre 1943-25 aprile 1945, G. Einaudi Editore, Torino 1964;
- Pietro Secchia, Enciclopedia dell'Antifascismo e della Resistenza, La Pietra, Milano 1971;
- Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., G. Einaudi Editore, Torino 2001;
- per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito ufficiale dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia).
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