Teresa Vergalli, appartenente alla 144^ Brigata Garibaldi attiva nell’Appennino reggiano, ricorda alcuni dei compiti a lei assegnati in quanto staffetta partigiana. Il suo nome di battaglia era “Annuska”.
Scrive Teresa: “L’incarico più impegnativo che spesso mi toccava era quello di accompagnare in montagna i giovani che volevano unirsi ai partigiani. Di solito c’era un appuntamento dietro il cimitero di San Polo (San Polo d’Enza, n.d.r.), dove una staffetta mi consegnava il ragazzo e subito se ne andava. E io guidavo quel fuggiasco guardingo per strade e stradine, evitando in paesi e talvolta anche le frazioni, utilizzando spesso le carraie o anche i sentieri, con le biciclette a mano, per le colline sempre più ripide, fino a costeggiare la rupe di Canossa, dopo la quale si arrivava al casolare dell’appuntamento con la staffetta di montagna. (…)
All’arrivo, a volte, invece della staffetta o del contadino, trovavo nel casolare piccoli gruppi di partigiani che prendevano in consegna il nuovo venuto e mi affidavano notizie e messaggi per le famiglie in pianura. (…)
Credo di aver accompagnato anche il generale Mario Roveda, che comandava tutte le brigate della pianura, anzi del Comando Nord Emilia, e che era ospitato a Bibbiano nella casa del professor Barazzoni.” (tratto da Teresa Vergalli, Storie di una staffetta partigiana, Editori Riuniti, Roma 2004)
La datazione del video fa riferimento al periodo in cui Teresa Vergalli operò come staffetta partigiana
L’intervista alla sig.ra Teresa Vergalli è stata registrata presso il Museo Cervi di Gattatico (RE) il 14 novembre 2015