Giovanni Ponta, il partigiano “Gianni” di Bargagli, in provincia di Genova, ricorda il rastrellamento e la successiva strage avvenuti tra il 7 e l’11 aprile 1944 ad opera dei nazifascisti nel Monastero della Benedicta, sito in località Capanne di Marcarolo, nel Comune di Bosio (AL), dove era dislocato il comando partigiano della 3^ Brigata Liguria.
Racconta “Gianni” nella sua biografia-intervista: “...l’attacco è iniziato la mattina alle nove, in pieno giorno. Abbiamo visto i primi aerei che ci volavano sulla testa, le Cicogne, e alle nove, nove e mezza, hanno iniziato a sparare i primi colpi di mortaio. Gli aerei segnalavano dove erano i raggruppamenti. Colpi di mortaio, cannonate…” (tratto da F. Gimelli e R.Bisio, Il partigiano Gianni, Tipolitografia Nuova ATA, Genova, 2012)
La datazione del video fa riferimento al periodo in cui avvennero i fatti qui raccontati
L’intervista al sig. Gianni Ponta è stata registrata a Bargagli (GE) il 27 gennaio 2014