Serena Pergetti, staffetta partigiana della 77^ Brigata S.A.P. “F.lli Manfredi”, scrive alla sorella Stella dal carcere San Tommaso di Reggio Emilia durante la reclusione cui fu sottoposta dopo l’arresto da parte della Guardia Nazionale Repubblicana avvenuto nel febbraio 1944.
Sulla prima pagina, sovrapposto alla data 12 giugno 1944, è riconoscibile il timbro Verificato per Censura del Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, senza il quale la lettera non avrebbe avuto il permesso di essere spedita.
Serena Pergetti scrive: “Carissima sorella (Stella Pergetti, n.d.r),
sempre con vivo ricordo ti invio questo scritto. Sai, speravo a giorni di essere fra di voi, ma si vede che hanno più fretta i detenuti che i giudici, così sempre si vive di speranza, ma poco si conclude – pazienza!
Oggi forse esce una mia compagna di cella, così saprete mie novità, e come se la passiamo in questa gabbia. Vi insegnerà poi come dovrete fare per i colloqui, perché io è già più di un mese che non vi vedo, e non potete immaginare quale desiderio abbia, specialmente che ora ho lontano anche Avantino (fratello, n.d.r.).
Ho visto la Saulla (Saulla Pergetti, figlia di Adele Beltrami e Saulle Giuseppe Pergetti, fratello di Alpidio Pergetti, n.d.r.), venerdì a colloquio, è stata una combinazione come già saprai, anche se non è una della famiglia, m’è sembrato fosse, vedendo uno di fuori.
Come si vive giorno per giorno! coi pensieri; un giorno non sono che belle speranze, e sette che delusioni, mah! Ad ogni modo non perdo il coraggio, e quando ci sono novità mi raccomando fatemele sapere; se sapessi quando penso che sono tre mesi e mezzo che non vedo la mamma non so dirti; me la figuro sempre come l’ho lasciata, che se ricordi era ammalata, ma spero e auguro che sia sana, sennò povera famiglia.
Desidero sapere per Eolo (fratello, n.d.r.); e la cara Vilma (Vilma Valli, figlia di Stella Pergetti, n.d.r.) come sta? E Lauro (Lauro Valli, figlio di Stella Pergetti, n.d.r.) quanto lo ricordo, assieme al fratellino Giuseppe (Giuseppe Valli, figlio di Stella Pergetti, n.d.r.). Baci a tutti nipotini, te e la mia cara famiglia. Vostra Serena”
La 77^ Brigata S.A.P. “F.lli Manfredi” operava nel territorio reggiano dalla via Emilia al Po.
Intitolata ai quattro fratelli Manfredi, contadini antifascisti di Villa Sesso di Reggio Emilia torturati e uccisi dai fascisti repubblichini nel 1944, questa Brigata “d’assalto” Garibaldi era suddivisa in tre battaglioni e condusse numerosi attacchi di disturbo a presidi nemici della Guardia Nazionale Repubblicana e delle Brigate Nere, a reparti militari tedeschi, al traffico avversario sia stradale che ferroviario con azioni di fuoco o danneggiamento di ponti e altri manufatti.
Bibliografia e approfondimenti: