Con Decreto Presidenziale del 9 aprile 1949 fu concessa a Diana Sabbi la Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Giovane e ardita partigiana dei Gruppi d’Azione impugnava le armi contro l’oppressore nazifascista partecipando valorosamente ad un duro combattimento di retroguardia. Incaricata di recapitare al Comando Alleato un importante documento della massima riservatezza, con virile decisione e coraggio, abbatteva a colpi di pistola due sentinelle tedesche che cercavano sbarrarle il passo e proseguiva imperterrita fino al compimento della delicata e rischiosa missione. Non paga di tanto ardire dava ancora prova di indomito spirito combattivo durante un ciclo di sanguinose azioni da lei sostenute con le formazioni di montagna contro preponderanti forze nemiche. Nelle giornate della riscossa restava in prima linea a fianco dei valorosi compagni che ridettero la libertà al Capoluogo della Regione. Mirabile esempio di non comune audacia e di sprezzo del pericolo”.
Casoni di Romagna, 25 settembre 1944 – Monterenzio, Palmona, 1-10 ottobre 1944 – Bologna (Ospedale Maggiore) – Porta Lame, 7 novembre 1944.
La datazione del documento fa riferimento al periodo di attività partigiana di Diana Sabbi nel territorio bolognese