Giovanni Ponta, il partigiano “Gianni” di Bargagli, in provincia di Genova, ricorda alcuni episodi della sua esperienza partigiana, tra cui il rastrellamento di Barbagelata (12/08/1944), la Battaglia di Pertuso (24-27/08/1944) e quella di Cantalupo Ligure (02/02/1945).
In riferimento al rastrellamento di Barbagelata, racconta “Gianni” nella sua biografia-intervista: “Ad agosto 1944 è venuto a prenderci Bisagno (Aldo Gastaldi, comandante della Divisione Cichero, n.d.r.) con una corriera per portarci a Barbagelata, dove c’era già la brigata Balilla.
Ci siamo appostati, il distaccamento Villa e gli uomini della Balilla, per fare un’imboscata alla Monterosa e ai tedeschi che erano nelle retrovie.
Avevamo una mitragliatrice 37 Breda, che se non l’avessimo avuta sarebbe stato meglio, perché era soltanto pesante da portare. Era stata appostata su un cucuzzolo in attesa di essere usata per l’imboscata.
Purtroppo è successo che il partigiano che era stato addetto alla mitragliatrice, forse per l’emozione o forse per il panico, ha lasciato partire un colpo. Un unico colpo e poi si è inceppata. Quello per i tedeschi e i fascisti è stato l’avviso: invece di fare noi l’imboscata ce l’hanno fatta loro.
C’è stato un po’ di scompiglio. Per un po’ abbiamo resistito, ma erano tanti più di noi e ci siamo ritirati.” (tratto da F. Gimelli e R. Bisio, Il partigiano Gianni, Tipolitografia Nuova ATA, Genova, 2012)
La datazione del video fa riferimento al periodo in cui avvennero i fatti qui raccontati
L’intervista al sig. Gianni Ponta è stata registrata a Bargagli (GE) il 27 gennaio 2014