Nel cascinale della Benedicta, antico monastero medievale nel Comune di Bosio, in località Capanne di Marcarolo, venne instaurato nella primavera del 1944 il quartier generale delle formazioni partigiane operanti sul territorio.
Sebbene ancora poco organizzate, le due brigate minacciavano il traffico tedesco tra Genova e la Pianura Padana e, per questo motivo, i comandi germanici ordinarono un'operazione militare finalizzata alla totale eliminazione dei "ribelli" nella zona del Tobbio.
Nella notte tra il 5 e il 6 maggio truppe tedesche e fascisti della
Guardia Nazionale Repubblicana circondarono e attaccarono la Benedicta in modo massiccio e cruento, catturando molte decine di partigiani che furono poi passati per le armi nei giorni seguenti. Complessivamente i fucilati furono 147.
Il rastrellamento della Benedicta, che nelle intenzioni dei nazisti e dei fascisti avrebbe dovuto fare terra bruciata intorno alla Resistenza, non riuscì tuttavia a piegare lo spirito popolare. Anzi, proprio dalle ceneri della Benedicta il movimento partigiano, dopo aver avviato una riflessione sugli errori compiuti, riuscì a riprendere vigore.
Nel 1996 il Presidente della Repubblica ha conferito alla Provincia di Alessandria la
Medaglia d'Oro al Valor Militare per l'attività partigiana, con una motivazione che fa espresso riferimento all'eccidio della Benedicta come evento emblematico della Resistenza del territorio.
Bibliografia e approfondimenti:
- Giorgio Gimelli, La Resistenza in Liguria. Cronache militari e documenti, a cura di Franco Gimelli, 2 voll., Carocci, Roma 2005;
- Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., G. Einaudi Editore, Torino 2001;
- Vito Paticchia (a cura di), Percorsi della Memoria. 1940-1945 La storia, i luoghi, con la collaborazione di Paolo Zurzolo, Clueb, Bologna 2005;
- sito web dell'Associazione "Memoria della Benedicta";
- sito web dell'Istituto ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea;
- sito web dell'Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Alessandria.
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