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L'eccidio del Forte di San Martino fu una rappresaglia nazifascista avvenuta a Genova all'alba del 14 gennaio 1944, nella quale furono uccisi 8 antifascisti liguri. Fu la reazione ad un agguato intrapreso da un Gruppo di Azione Patriottica nei confronti di due ufficiali tedeschi, in cui uno perse la vita pochi giorni dopo.
Le vittime della rappresaglia vennero designate da un Tribunale Militare Straordinario tra i detenuti politici nelle carceri di Marassi, completamente estranei all'accaduto. L'eccidio fu predisposto dalle autorità della Repubblica Sociale Italiana che in questo modo cercavano di reprimere ogni forma di opposizione e di lotta al nuovo regime fascista.
Bibliografia e approfondimenti: