no images were found
no images were found
Nel lungo e rigido inverno 1944-'45 i nazifascisti impiegarono uomini e mezzi per eliminare i gruppi partigiani dell'Appennino ligure-piemontese. Rastrellamenti, incendi, devastazioni, rapine e stupri furono le azioni condotte in Val Borbera, soprattutto dalla Divisione nazista "Turkestan", composta da ex prigionieri sovietici, georgiani e mongoli. L'obiettivo era quello di minare il rapporto tra la popolazione locale e i partigiani, stanare i combattenti della Divisione "Cichero" dai loro rifugi e aprirsi la strada verso il comando partigiano di Carrega Ligure, sede della missione Angloamericana.
Il 2 febbraio 1945, alle otto del mattino, un centinaio di Tedeschi e di Mongoli attaccarono il piccolo distaccamento partigiano che bloccava la stretta di Pertuso, all'altezza del ponte rotto del Carmine, e riuscirono a passare, occupando il paese di Cantalupo Ligure. Richiamati da Cornareto e da Roccaforte, due distaccamenti partigiani circondarono il paese e, sebbene stremati dal freddo, dalle privazioni e dai continui scontri, gli uomini della Brigata "Oreste" decisero per il contrattacco fuori dal centro abitato: mentre i Mongoli si avviavano in doppia fila indiana verso il ponte sul Borbera a San Nazzaro, i partigiani li attaccarono e, dopo alcune ore di battaglia, li costrinsero alla fuga. Al termine degli scontri le perdite naziste furono pesanti: 12 morti, 5 feriti e 41 prigionieri.
Tra i partigiani, l'unico a cadere fu Fjodor Alexander Poletaev, il partigiano russo "Fëdor", che venne colpito a morte nel tentativo di fermare una cinquantina di Tedeschi e Mongoli in fuga.
La battaglia, comunque, ebbe il suo epilogo alcuni giorni dopo quando i Mongoli catturati e le salme dei nazisti caduti furono scambiati con un gruppo di 14 civili presi in ostaggio dai Tedeschi.
La vittoria del 2 febbraio, oltre a fruttare ai partigiani un buon numero di armi, ridiede morale alle bande locali che ressero alle successive offensive, in vista dell'insurrezione di primavera.
Bibliografia e approfondimenti: