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La Battaglia di Pertuso fu uno degli eventi più significativi della Resistenza in Val Borbera, sull'Appennino ligure-piemontese.
Questo scontro ebbe luogo tra il 24 e il 27 agosto del 1944 e coinvolse, da una parte, le truppe della Wehrmacht aiutate da Camicie Nere della Scuola Allievi Ufficiali di Novi Ligure - un totale di circa 2-3 mila uomini guidati da Siegfried Engel -, dall'altra, un centinaio di partigiani della Divisione Garibaldi "Cichero". La battaglia, che avvenne presso le Strette di Pertuso, seguì un primo fallito tentativo dei nazifascisti di occupare l'Alta Val Borbera il 22 agosto. In quella occasione un posto di blocco partigiano dotato di una mitragliatrice riuscì a respingere l'attacco nemico.
Il 24 agosto i tedeschi attaccarono con un cannone e alcuni mortai: si combatté per tutto il giorno ma i partigiani, rafforzati dall'arrivo degli uomini della Brigata "Capettini", del Distaccamento "Verardo" comandato da Giuseppe Salvarezza "Pinan", e del Distaccamento "Peter" comandato da Aurelio Ferrando "Scrivia", tennero le posizioni, respinsero gli assalti e catturarono 64 prigionieri, il cannone, un mortaio e numerose armi automatiche.
Giovani, anziani e donne dei paesi vicini sostennero nella battaglia i reparti partigiani nutrendoli durante le pause e curando i feriti.
Dopo tre giorni di durissimi scontri, i partigiani, esaurite le munizioni, dovettero ritirarsi e liberarono i prigionieri.
Oggi, sul territorio, una lapide ricorda la battaglia, mentre una stele è stata eretta in omaggio alla Divisione "Cichero".
Bibliografia e approfondimenti: