Grazie alle difese naturali offerte dal terreno impervio e alle fortificazioni militari presenti già dalla Prima Guerra Mondiale, la zona del Mortirolo divenne strategica per le formazioni partigiane presenti sul territorio, in particolare per alcuni distaccamenti delle Fiamme Verdi che proprio qui trovarono rifugio alla fine del novembre 1944.
Ma il Mortirolo fu anche teatro di numerose battaglie tra partigiani e nazifascisti. Gli scontri più cruenti si svolsero nei primi mesi del 1945: dal 22 al 27 febbraio e dal 10 aprile al 2 maggio si susseguirono i combattimenti più cruenti, che portarono alla definitiva sconfitta delle forze della Repubblica Sociale Italiana e delle SS italiane.
Bibliografia e approfondimenti:
- Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., G. Einaudi Editore, Torino 2001;
- Museo Naturale Storico della Resistenza bresciana, Sui monti ventosi. Itinerari escursionistici sui sentieri della Resistenza bresciana, Brescia 2004;
- per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il sito dell'Anpi della Valle Camonica.
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