Alla fine dell'estate del 1944 l'offensiva alleata si arrestò lungo la
Linea Gotica, sia per il peggioramento delle condizioni climatiche, sia per il verificarsi di una situazione inaspettata nel Mediterraneo. Per gli Americani quello italiano divenne un fronte secondario e così, nel tardo pomeriggio del 13 novembre 1944, in una trasmissione della emittente
Italia Combatte - la stazione radio attraverso la quale il comando angloamericano manteneva i contatti da Roma con le formazioni del
Comitato di Liberazione Nazionale – fu trasmesso il messaggio del feldmaresciallo inglese Harold Alexander, comandante in capo delle
truppe alleate nel Mediterraneo, con il quale si dichiarava conclusa la campagna estiva degli eserciti alleati e si invitava gli aderenti alla Resistenza italiana a cessare ogni operazione e a rimanere su posizioni difensive.
Il Proclama Alexander risultò nei fatti privo di indicazioni pratiche realmente utili, destinato a sortire effetti demoralizzanti profondi e diffuso senza valutare l'impatto psicologico e le possibilità di strumentalizzazione da parte del nazifascismo. Infatti, così come i dirigenti della Resistenza italiana appresero questa decisione dalla radio, allo stesso modo l'appresero i nazifascisti, i quali ora sapevano con certezza che avevano molti mesi di tregua durante i quali avrebbero potuto rivolgere tutte le energie contro l'esercito partigiano per distruggerlo.
Ciononostante, il Comando generale del Corpo Volontari della Libertà il 2 dicembre emanò una circolare per invitare i comandi partigiani del Nord Italia a non tenere conto del Proclama Alexander e a proseguire lo sforzo militare, anche se l'insurrezione era stata rinviata alla primavera. I partigiani riuscirono a superare il periodo repressivo disperdendosi nella Pianura Padana a ridosso dei centri urbani. I mesi di novembre e dicembre furono molto drammatici ma comunque il dispositivo insurrezionale non fu distrutto.
Bibliografia e approfondimenti:
- Gianni Oliva, I vinti e i liberati. 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994;
- Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., G. Einaudi Editore, Torino 2001;
- Gianni Oliva, La Resistenza. 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Giunti, Firenze 2003;
- Gabriele Ronchetti, La Linea Gotica. I luoghi dell'ultimo fronte di guerra in Italia, Mattioli, Parma 2009.
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