Tra il 1944 e la fine degli anni Cinquanta quasi 300.000 persone di ogni classe sociale della comunità italiana dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia abbandonano la propria terra, costrette a fuggire dal nuovo regime nazionalcomunista di Tito.
I profughi vennero dispersi in oltre cento campi di raccolta disseminati in tutto il nostro paese, dove per molto tempo vissero in una situazione di totale emergenza.
Bibliografia e approfondimenti:
- Enrico Miletto (a cura di), Senza più tornare. L'esodo istriano, fiumano, dalmata e gli esodi nell'Europa del Novecento, Edizioni SEB 2012;
- Laura Benedettelli, Matteo Fiorani, Luciana Rocchi (a cura di), Per una storia del confine orientale fra guerre, violenze, foibe, diplomazia, Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell'Età Contemporanea, 2007;
- Marina Cattaruzza, L'Italia e il confine orientale. 1866-2006, Il Mulino, Bologna 2007;
- Enrico Miletto, Istria allo specchio. Storia e voci di una terra di confine, FrancoAngeli Editore, Milano 2007;
- Guido Crainz, Il dolore e l'esilio. L'Istria e le memorie divise d'Europa, Donzelli Editore, Roma 2005;
- Gianni Oliva, Profughi. Dalle foibe all'esodo: la tragedia degli italiana d'Istria, Fiume e Dalmazia, A. Mondadori Editore, Milano 2005.
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