Perlustrazione accurata eseguita da corpi militari o forze dell'ordine per individuare, eliminare o catturare forze nemiche.
Durante l'occupazione nazifascista in Italia (1943-1945) operazioni di rastrellamento vennero eseguite dalla Wehrmacht, in particolare nei territori centro settentrionali, con l'obiettivo di eliminare il movimento partigiano nella penisola: dispiegando ingenti forze militari e coprendo la vasta area alle spalle della Linea Gotica, i tedeschi, con l'aiuto della RSI, mirarono ad individuare e stanare o catturare il maggior numero di partigiani, non dimostrando alcuna pietà o tolleranza neanche verso donne, anziani o bambini.
Bibliografia e approfondimenti:
- Arrigo Boldrini, Enciclopedia della Resistenza, Teti Editore, Milano 1980;
- Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., G. Einaudi Editore, Torino 2001;
- Serena Lenzotti, La zona libera di Montefiorino. Luoghi della Resistenza nell'Appennino modenese-reggiano, Edizioni Artestampa, Modena 2009;
- Massimo Storchi, Anche contro donne e bambini. Stragi naziste e fasciste nella terra dei fratelli Cervi, Imprimatur, Reggio Emilia 2016.
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