Raffaello Cei, ex prigioniero di guerra degli Inglesi in Sudafrica, racconta il viaggio di ritorno in Italia nel febbraio 1947: si trattava dell’ultima nave che, oltre a rimpatriare tutti coloro che avevano lavorato negli uffici e nelle cucine dei diversi campi sudafricani, riportava a casa anche tutti i “non cooperatori”, ovvero i prigionieri italiani che dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943 si erano rifiutati di firmare il foglio di collaborazione con gli Alleati.
Scrive Raffaello nella sua autobiografia Diciassette (2008): “… eravamo rimasti in 150 uomini. La mattina del 30 gennaio del 1947 finalmente raggiungemmo la stazione ferroviaria. […] Arrivammo a Durban, il porto che per primo aveva salutato il nostro arrivo da prigionieri di guerra. Era passata una vita! Vidi la nave che ci avrebbe riportato a casa. Sulle murate lessi la scritta “Cunard White Star M.V. Georgic”. […]
Sulla nave erano imbarcati già altri prigionieri provenienti da Zonderwater. In tutto eravamo 2.700. […] In realtà tutti i prigionieri che incontrammo sulla nave erano dei non cooperatori“.
La datazione del video fa riferimento al periodo in cui avvennero i fatti qui raccontati
L’intervista al sig. Raffaello Cei è stata registrata presso la sua abitazione a Lucca (LU) il 28 marzo 2013