Eolo Pergetti nasce il 1° gennaio del 1921 a Villa Argine, una frazione del Comune reggiano di Cadelbosco Sopra, da Alpidio e Cesira Marmiroli.
Conseguita la licenza media inferiore, nel 1938 frequenta un corso per tornitori presso le scuole professionali e viene assunto alle Officine Meccaniche Reggiane.
Nel 1940 frequenta a Reggio Emilia un corso per motoristi d’Aeronautica e il 27 maggio dell’anno successivo viene chiamato alle armi. Dopo il reclutamento a Torino, viene assegnato alla 94^ Squadriglia, VIII Gruppo, 2° Stormo Caccia in qualità di aviere scelto.
Il 29 novembre parte da Torino con destinazione Libia: Asti, Alessandria, Genova, Pisa, Livorno, Grosseto, Roma, Civitavecchia, Littoria (oggi Latina), Benevento, Foggia, Bari e Lecce sono le tappe del viaggio per arrivare a Bengasi il 5 dicembre 1941.
Rimpatriato nel gennaio 1942 a causa di un forte bombardamento inglese che distrugge i velivoli italiani a terra, Eolo ritorna a Torino e passa nel Gruppo Complementare per poi ricongiungersi al resto della sua squadriglia nella zona di Udine.
Con l’Armistizio dell’8 settembre 1943 fugge a piedi da Sarzana (SP) e rientra a casa cercando di evitare la cattura da parte dei tedeschi.
Nel 1944 viene chiamato alle armi nella Repubblica Sociale Italiana, ma diserta ed entra nella Resistenza della “bassa reggiana”.
Il 26 febbraio, a seguito della delazione di un soldato russo, viene arrestato insieme ai fratelli Sereno e Avanti e alla sorella Serena, rinchiuso nel carcere dei Servi di Reggio Emilia e rilasciato dopo circa 15 giorni per mancanza di prove che confermino la sua attività partigiana di aiuto ai soldati russi sfuggiti ai tedeschi.
Il 26 agosto 1944, con il nome di battaglia di “Agata”, entra in una Squadra d’Azione Patriottica (SAP) di cui fanno parte Bruno ed Erasmo Gabbi, Giuseppe Rinaldini e il fratello Sereno Pergetti.
Partiti per la montagna, Eolo andrà a far parte delle Brigate Garibaldi in un distaccamento diverso da quello del fratello, come prevedeva una regola di sicurezza partigiana. Nel corso della lotta di Liberazione, partecipa a numerose battaglie e azioni di sabotaggio contro le forze armate tedesche nella 145^ Brigata “Franco Casoli”, nel ruolo di commissario politico, al fianco del comandante Giuseppe Carretti “Dario”.
Nell’immediato dopoguerra Eolo si è impegnato nella sezione locale di Cadelbosco Sopra del Partito Comunista Italiano.
Bibliografia e approfondimenti: