Teresa Mattei nasce a Genova il 1° febbraio 1921. Laureata in filosofia, insegnante, è stata eletta nel XV Collegio, quello di Firenze, come Bianca Bianchi, nelle liste del Partito Comunista. Aveva 25 anni ed era la più giovane dei Costituenti.
La sua famiglia all’inizio viveva a Milano dove il padre faceva il dirigente della compagnia dei telefoni. A 16 anni Teresa viene mandata in Costa Azzurra a portare dei soldi ai fratelli Rosselli, poi al ritorno, sorpresa con don Primo Mazzolari, ben noto prete antifascista, viene arrestata, ma poi liberata. Tante sono le sue azioni da staffetta. Raggiungerà Roma e lì sarà tra i fondatori dei Gruppi di Difesa della Donna e del Fronte della Gioventù, nonchè tra le prime iscritte all’U.D.I. (Unione Donne Italiane).
Luigi Longo, un sottosegretario del partito, le chiede un giorno di festeggiare l’8 marzo come in Francia, dove alle donne regalano mughetti e violette molto costose. Il pensiero di Teresa era stato che la campagna era piena di mimose, alla portata di tutti. Fece parte del Comitato dei 18 che, il 27 dicembre 1947, consegnò nelle mani del Capo dello Stato – Enrico De Nicola – il testo della Carta Costituzionale.
Durante la sua attività politica si è sempre occupata soprattutto dei problemi dell’infanzia, impegnandosi in difesa dei bambini, per i quali, A Pisa, insieme al figlio Rocco Muzio, fonda anche “Radio Bambina”.
In anni recenti, ha testimoniato al processo Priebke.
Durante le giornate di Genova del 2001, si è fatta testimone dello sgomento e dell’indignazione di tanti cittadini che hanno visto disattesi e calpestati i diritti civili e gli articoli fondamentali della Costituzioane della Repubblica Italiana.
Bibliografia e approfondimenti:
– Maria Teresa Antonia Morelli (a cura di), Le donne della Costituente, Collana Fondazione della Camera dei Deputati, Editori Laterza, Roma-Bari 2007;
– Patrizia Gabrielli, Il 1946, le donne, la Repubblica, Donzelli Editore, Roma 2009.