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Bosio (AL)

Comune piemontese in provincia di Alessandria, Bosio è situato sull'Appennino ligure-piemontese settentrionale, sulla sinistra del torrente Ardana, affluente del Lemme. Fu istituito ufficialmente nel 1948 (Decreto Legislativo del 5 marzo), quando le frazioni di Bosio, Spessa, Serra, Costa S. Stefano e Capanne di Marcarolo si separarono dal Comune di Parodi Ligure e costituirono l'attuale Comune. Bosio è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Croce di Guerra al Valor Militare. Durante il secondo conflitto mondiale, infatti, negli anni della Resistenza, la frazione di Capanne di Marcarolo, posta a quasi 20 km a sud del paese, fu oggetto di un durissimo rastrellamento nazifascista, un'azione predisposta allo scopo di liberare il territorio dalle forze partigiane e controllare le comunicazioni tra Liguria, Piemonte e Lombardia. Il cascinale della Benedicta, sede nel Medioevo di un monastero benedettino e centro della proprietà terriera degli Spinola in età moderna, nella primavera del 1944 ospitava l'Intendenza partigiana della 3^ Brigata Garibaldi "Liguria". Nella settimana di Pasqua, dal 6 all'11 aprile, reparti tedeschi, appoggiati da quattro compagnie della Guardia Nazionale Repubblicana, accerchiarono la zona del Monte Tobbio e misero a ferro e fuoco interi paesi, partendo proprio da Capanne di Marcarolo e dalla Benedicta. 147 furono i partigiani uccisi e circa 400 quelli deportati nei campi di concentramento del Reich. Della vecchia cascina della Benedicta, oggi proprietà della Regione Piemonte, è possibile vedere solo i ruderi e ciò che ne è rimasto dopo che le forze nazifasciste fecero saltare l'edificio l'8 aprile 1944. Il luogo della strage, dopo anni di abbandono, è diventato oggetto di un'opera di restauro e recupero che ha portato alla creazione del Sacrario dei Martiri della Benedicta, posto nel cuore del Parco Regionale di Capanne di Marcarolo. Nel 2001 è sorta anche l'Associazione "Memoria della Benedicta" che si propone di costruire, presso i ruderi del cascinale, un centro di documentazione permanente dedicato all'eccidio e, più in generale, ai temi della guerra e della pace.

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