Giovanni Ponta, il partigiano “Gianni” di Bargagli, in provincia di Genova, ricorda i soprusi e le imposizioni del regime fascista.
Nonostante la sua famiglia non fosse iscritta al Partito Nazionale Fascista, da bambino era costretto ad indossare la divisa del “Balilla” prima, e dell’“Avanguardista” poi.
Bisognava partecipare ai raduni e alle sfilate, salutare con il saluto romano, mostrare rispetto per tutte le autorità fasciste, a partire dal capo-caseggiato.
La datazione del video fa riferimento al periodo in cui avvennero i fatti qui raccontati
L’intervista al sig. Gianni Ponta è stata registrata a Bargagli (GE) il 27 gennaio 2014