Fëdor Andrianovic Poletaev nasce in Russia, nell’Oblast’ di Rjazan’, il 14 maggio del 1909.
Di professione fabbro ferraio, nel 1939, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, viene richiamato a combattere nell’Armata Rossa nel 28° Reggimento Artiglieria della 78^ Divisione Fucilieri e raggiunge il grado di sergente.
Durante l’aggressione tedesca alla Russia partecipa valorosamente alla difesa di Mosca, ma nell’estate del 1942 viene catturato dai tedeschi ed internato in un campo in Polonia. Trasferito poi in Jugoslavia, nel 1944 si trova in un campo di prigionia nei pressi di Tortona (AL), da dove riesce a prendere contatti con alcuni esponenti della Resistenza Italiana.
Nel luglio 1944 fugge dal campo e raggiunge i partigiani sull’Appennino ligure, dove viene inquadrato nel distaccamento BIRS (Banda Italo-Russa di Sabotaggio), facente parte della 79^ Brigata “A. Mazzarello”.
A novembre Poletaev, che per tutti è diventato il “Gigante Fjodor”, passa in Val Borbera, alla Brigata “Oreste”, assegnato al distaccamento “Franchi” di Roccaforte Ligure.
Dopo aver superato i rastrellamenti nazifascisti dell’inverno 1944-1945, viene ucciso nella Battaglia di Cantalupo Ligure il 2 febbraio 1945, nella quale pochi partigiani avranno la meglio su un agguerrito reparto della Wehrmacht.
La salma di Poletaev sarà portata a spalla dai suoi compagni, seguiti da tutti i contadini del villaggio, al Cimitero di Rocchetta Ligure e lì, provvisoriamente, tumulata.
Nel 1948 il Governo italiano gli ha conferito la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria con la seguente motivazione: “Deportato russo in Italia, fuggito dal campo di concentramento tedesco dove era internato, per raggiungere le formazioni partigiane cui lo univa la stessa fede nei principi di libertà. Combattente esemplare per disciplina e per ardimento, durante un attacco in forze da parte del nemico, si portava, consapevolmente ma incurante del certo sacrificio della sua vita, con una pattuglia da lui comandata a tergo del grosso della formazione avversaria, aprendo il fuoco di sorpresa e intimando a viva voce la resa. Il nemico, sotto l’imprevisto e temerario attacco, si sbandava arrendendosi. Nell’epico episodio, che costò al nemico molto perdite e molti prigionieri e che capovolse le sorti della giornata, cadeva per l’ideale della libertà dei popoli. Cantalupo Ligure, 2 febbraio 1945”
In Russia, a Rjazan’, gli è stato eretto un monumento e il suo nome è stato dato ad una petroliera.
Nel 1960 Giovanni Serbandibi ha dedicato a questo eroico partigiano una commossa poesia dal semplice titolo Fjodor.
Infine, nel 1975 è uscito il libro biografico di B. Barkov e A. Zdanov, Il soldato Fjodor Poletaev.
Bibliografia e approfondimenti: