Vanda Bianchi nasce nel 1926 a Castelnuovo Magra, in provincia di La Spezia, in una famiglia antifascista, proprio nel pieno della dittatura mussoliniana.
Figlia di un sovversivo, è costretta dal regime a vivere nell’emarginazione e nella miseria dovute alle condizioni del padre Gustavo, maturando però quei sentimenti di giustizia e di libertà che la porteranno ad essere staffetta partigiana durante la lotta di Liberazione.
A soli diciassette anni, infatti, con il nome di battaglia di “Sonia”, Vanda entra nella formazione partigiana di Castelnuovo Magra, diventando, come altre donne della Val di Magra, il raccordo fondamentale fra i combattenti e i centri abitati, spostandosi a piedi fino a Sarzana o a Parma in bicicletta, attraversando i paesi portando viveri, armi e documenti, rischiando la vita ogni giorno.
Dopo la guerra Vanda ha svolto per trent’anni l’attività di bidella nella scuola del paese: il suo lavoro le ha permesso di incontrare tanti ragazzi e di mantenere viva nelle nuove generazioni la memoria della Resistenza, partecipando inoltre attivamente alla vita politica e sociale del territorio.
Vanda Bianchi è scomparsa il 31 luglio 2014 all’età di 88 anni.
Bibliografia e approfondimenti: