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Mario Bonifacio, il partigiano istriano “Bill”, racconta come il 27 settembre del 1943, con il convegno di Pisino, un gruppo d’insorti proclamano la regione del’Istria.
Secondo quelli che erano gli accordi del 1934, tra il partito comunista italiano e quello sloveno-jugoslavo, l’appartenenza territoriale di quelle terre sarebbe stata decisa secondo un regolare plebiscito, seguendo la libera espressione e volontà di quella gente. E invece Tito, a partire dal 1942, ci mette una pietra sopra riuscendo ad eliminare le contrapposizioni interne ed indirizzando il nazionalismo verso l’esterno.
La liberazione dall’occupazione miliare jugoslava avverrà da parte dei partigiani locali e, a seguito, il potere amministrativo viene assunto dai comitati di liberazione italiani e c’è una contrapposizione tra le forze di occupazione militari e le amministrazioni locali pro Italia; durano fino a gennaio-febbraio 1946 quando vengono eliminate con la forza malgrado l’appoggio della popolazione.
L’intervista al sig. Mario Bonifacio è stata registrata a Mestre (VE) il 23 ottobre 2013