Comune emiliano in provincia di Parma, Langhirano è situato all'inizio della Val Parma, posto lungo il fiume omonimo (il torrente Parma), ed è sede dell'Unione Montana "Appennino Parma Est". Langhirano è conosciuta a livello mondiale per la produzione del Prosciutto di Parma, che viene celebrato ogni anno nel Festival del Prosciutto e a cui è dedicato uno specifico Museo. Ulteriore elemento di spicco è il Castello di Torrechiara, inserito nel circuito dell'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. Proprio il piccolo borgo medievale di Torrechiara ebbe fin dall'inizio della Seconda Guerra Mondiale un ruolo di rilievo: il castello, infatti, fu uno dei più importanti depositi individuati dal ministero per collocarvi opere d'arte da proteggere dagli attacchi aerei alleati. Successivamente, con l'occupazione tedesca a partire dal settembre 1943, divenne prioritario difendere questo patrimonio dal tentativo di trafugarlo in Germania. Torrechiara fu anche un posto di controllo partigiano in periodo resistenziale. A partire dal gennaio 1944, poi, a Langhirano - che già all'inizio del '900 aveva assistito alla diffusione di una rete associativa legata al partito socialista e ai sindacalisti - si sviluppò una forte attività antifascista tesa ad organizzare i primi nuclei di "ribelli" da inviare sui monti e a garantire ospitalità ai partigiani che raggiungevano le zone operative del Cornigliese. Il rastrellamento del 30 giugno 1944 fu per Langhirano un momento difficile: il paese e le frazioni di Quinzano, Capoponte e Orzale ebbero numerose vittime civili e subirono violenze, razzie di bestiame e di uomini. Dopo il rastrellamento, nella caserma dei carabinieri presero alloggio i tedeschi, che a settembre sostituirono la X Mas nel presidio del territorio. Le formazioni partigiane si riorganizzarono rapidamente e scelsero nuovi dislocamenti, contendendo ai tedeschi il controllo del territorio fino alle prime alture, prossime alla pianura. Frequenti divennero, di conseguenza, le improvvise puntate naziste tese ad eliminare questa presenza troppo ravvicinata dei gruppi partigiani. In questa fase della lotta partigiana s'inquadra il combattimento di Langhirano del 25 agosto 1944: la battaglia dell'Uliveto, dal nome della località, si svolse dalla mattina fino al pomeriggio, quando i nazifascisti (giunti sul posto in circa 150) si ritirarono. Durante lo scontro caddero cinque partigiani langhiranesi, a cui è dedicato un cippo in via 25 Aprile. Inoltre, per la sua posizione di collegamento con la montagna e la presenza di una rotabile, il paese di Langhirano fu costantemente sotto il tiro dei piloti anglo-americani che, calando in picchiata, mitragliavano il capoluogo e le sue frazioni. Il 9 gennaio 1945, durante un massiccio attacco aereo al ponte sul torrente Parma che collegava la valle del Parma alla Val d'Enza, furono uccisi diversi civili e colpiti poderi e cascine alla periferia nord del paese.
Bibliografia e approfondimenti: