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Chiara Fostinelli racconta che dopo la scarcerazione non è andata a casa ma subito a Cevo a trovare suo fratello, ricorda poi di un rastrellamento fascista mentre stava portando dei fogli nascosti negli stivali e si è nascosta a casa della signora a cui li ha consegnati.
Nella via verso casa sente sua mamma che piange perché pensava fosse stata arrestata di nuovo visto che era ormai notte e non era ancora tornata.