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Giuseppe Giupponi, il partigiano “Fuì” della Val Brembana, ricorda un momento decisivo per l’86^ Brigata Garibaldi “Issel” nell’autunno 1944, a seguito del sanguinoso rastrellamento nazifascista del 12 ottobre 1944.
Dopo quei tragici avvenimenti, il comandante “Gastone” Nulli assunse un atteggiamento ambiguo: si recò a Bergamo e prese contatto con il comando nazista, avviando trattative che avrebbero dovuto portare allo scioglimento della formazione in cambio dell’impunità dei suoi componenti.
La reazione all’interno della brigata non si fece attendere: Mario Paganoni e l’altro ufficiale Franco Carrara presero nettamente le distanze da “Gastone”. I contrasti all’interno della “Issel” culminarono il 24 novembre 1944 quando la 56^ Brigata Garibaldi “Rosselli” della Valsassina tentò il disarmo dell’86^ Garibaldi.
Gli effetti di questo avvenimento portarono allo scioglimento di fatto della formazione: “Gastone” lasciò la Val Taleggio e fece perdere le sue tracce; una sessantina di partigiani abbandonarono la lotta armata, alcuni però solo momentaneamente; una quindicina si aggregarono alla “Rosselli”; il resto seguì Mario Paganoni il quale, insieme al commissario politico Vitalino Vitali, andò a ricostituire l’86^ Brigata Garibaldi della Val Brembana all’inizio dell’anno successivo.
La datazione del video fa riferimento ai fatti raccontati
L’intervista al sig. Giuseppe Giupponi è stata registrata a San Giovanni Bianco (BG) il 14 maggio 2014
Bibliografia: Giuseppe Giupponi, Da una parte sola. Diario partigiano. Dodici storie, Corponove, Bergamo 2009