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Nunzia Cavarischia, staffetta partigiana maceratese, ricorda l’inno della sua brigata.
Sulle note di un brano in voga a quei tempi, Chiesetta alpina, i partigiani Livio Cicalè e Giuseppe Biagiotti riscrissero le parole e la canzone divenne a tutti gli effetti l’inno del Gruppo “201” Volante.
Livio Cicalè e Giuseppe Biagiotti furono catturati dai fascisti e fucilati a Macerata il 17 aprile 1944.
Questo il testo da loro scritto:
C’è una cassetta alpina dove siamo noi partigiani
Con coraggio combattiamo per l’Italia dell’indomani
E il mitra par che dica allor scacciamo tutti i traditor
Nazisti e fascisti lor che ci han traditi nell’onor;
Tutti abbiamo una casa familiare che è pur lontana
Dove attende e prega ancor la nostra mamma che tanto amiamo
Ma qui sulle montagne stiam e con valore combattiam
Senza voler comodità ma per la sola libertà;
Giuriam fede di combatter per l’idea sino alla fine
I nemici dell’Italia scacceremo oltre il confine
E tanto e tanto correran coi piedi ed anche con le man
Allora liberi sarem e a casa in pace tornerem;
I nazisti e i fascisti salutiamo con condoglianze
Scenderemo noi ribelli per finire le loro danze
A morte a morte i traditor che han venduto il loro cuor
Evviva evviva i partigian evviva evviva la libertà.
La datazione del video fa riferimento al periodo in cui Nunzia Cavarischia operò come staffetta partigiana nel maceratese
L’intervista alla sig.ra Nunzia Cavarischia è stata registrata presso la sua abitazione in provincia di Alessandria il 7 marzo 2016