Bice Comparato, di famiglia antifascista, ricorda il periodo in cui il dott. Domenico Amari, democristiano e primo sindaco di Albenga dopo la liberazione, è stato ospitato e nascosto presso la sua casa a Casanova Lerrone.
Racconta Bice: “Mi ricordo questo signore, il suo nome era Amari, lo chiamavano “professore”, e aveva come nome di battaglia “Sirio”; i tedeschi lo avevano preso e lo tenevano ad Alassio all’Hotel Regina, bisognava liberarlo e nasconderlo; e allora, alcuni partigiani lo hanno portato su fino a Degna, sopra Casanova, e provano a farlo tenere da un democristiano, che però dice “no, è segnalato, non posso rischiare”. Allora vanno su a Casanova dove c’era mio padre, e lui gli dice di sistemarlo in un casolare più in là. Invece è finita che poi lo abbiamo tenuto in casa per un mese e i miei gli hanno dato il loro letto, persino”. (tratto da Ci chiamavano libertà. Partigiane e resistenti in Liguria 1943-1945. La parola ridata alle donne, di Donatella Alfonso, De Ferrari, Genova 2013)
La datazione del video fa riferimento agli anni della Resistenza in Italia
L’intervista alla sig.ra Bice Comparato è stata registrata presso la sua abitazione ad Albenga il 18 novembre 2015